Mi presento, sono Ilaria, ho quasi 28 anni e ho avuto la fortuna di svolgere il Servizio Civile presso l’Emporio della Solidarietà “Buon Pastore” e il Centro di Ascolto Caritas dell’Unità Pastorale di San Giovanni Lupatoto.

Dico la fortuna perché è stata proprio una serie di fortunati eventi a portarmi qui. Nemmeno ci dovevo essere. Mi ero candidata per un’altra sede, e precedentemente per un altro progetto di Servizio Civile. Ma niente, era in questa sede che dovevo stare. Mai, mai avrei immaginato che potesse essere così bello e arricchente, completo e stimolante. Non ho utilizzato parole a caso per descrivere questa esperienza.

Tutto è partito dall’ottobre del 2020. Dopo anni di decisioni prese più con la testa che con il cuore, ero finita in un limbo di immobilità e monotonia a cui dovevo assolutamente mettere fine. Quindi mi sono chiesta: “Ma a me cos’è che piace fare? Cosa vorrei provare a fare per essere felice, per essere me stessa?”. Ho acceso il computer, ho digitato le due parole fatidiche “volontariato” e “Caritas” e in due secondi è apparso un video in cui un ragazzo parlava della sua esperienza di Servizio Civile. L’ho capito subito. Anche io volevo far parte di questa realtà…

In quel periodo ciò che mi mancava e che cercavo disperatamente erano gli stimoli. E dopo essermi candidata e vari passaggi burocratici eccomi arrivata all’Emporio “Buon Pastore”. Sono stata ufficialmente la ragazza di Servizio Civile ma a dir la verità in poco tempo mi chiamavano tutti per nome.

Alle persone che mi chiedono “Beh che cosa hai fatto?” mi viene da rispondere “Sono stata con le persone”. Ecco, questo ho fatto attraverso il Servizio Civile. Sono stata insieme alle persone che venivano a fare la spesa, a chi li accompagnava, ai loro figli, che se piccoli cercavo di intrattenere attraverso la lettura di un libro, un disegno, un gioco. Con le persone chiacchieravamo, ci conoscevamo. Sono stata con i miei compagni di Servizio Civile che hanno fatto sentire meno mie e più nostre tutte le paure e le incertezze legate al futuro, (forse anche al presente) e speriamo all’età. Sono stata insieme ai volontari dell’Emporio e del Centro di Ascolto che considero oramai più amici che colleghi.

Ma sono stata anche con persone che non la pensavano come me, che reagivano in maniera diversa da come avrei fatto io. Che hanno reso difficile il mio essere comprensiva e disponibile. Ed è attraverso questo “stare”, in cui ho incontrato idee così diverse dalle mie che è iniziata la mia avventura più grande. Mi sono dovuta mettere alla prova per forza. Se una volta mi sarei semplicemente distaccata il più possibile, oggi cerco con tutte le mie forze a non schierarmi a priori, ma di trovare un punto di incontro e il modo giusto per affrontare le cose.

Ilaria

Ilaria Lecci – operatrice volontaria Servizio Civile Regionale (anno 2021/2022)