Essere giovani che si preparano ad una partenza in missione non significa solo avere un biglietto aereo in mano e la buona volontà di spendere del tempo a servizio di persone in giro per il mondo. Essere giovani desiderosi di vivere appieno un’esperienza missionaria con la diocesi di Verona significa anche partire con la consapevolezza di una Chiesa alle spalle che ti invia, con un percorso di formazione che ti aiuta ad affrontare l’esperienza con più consapevolezza e attenzione, con l’idea che si va a camminare insieme a persone di Chiese sorelle con le quali condividere un pezzetto di vita importante.

E così, noi giovani del gruppo Il Sandalo, del Centro missionario diocesano, ci stiamo preparando qui a Verona per quello che sarà il nostro futuro di servizio: nella nostra città, ma, forse, anche in una missione dove sogniamo di essere chiamati a vivere. Il percorso del Sandalo prevede incontri formativi, incontri di conoscenza, ma anche giornate di attività e di volontariato nelle varie realtà di volontariato che la diocesi di Verona può offrire. Tra queste, Caritas Diocesana Veronese ci ha proposto Corte Melegano, sede del progetto di Caritas dedicato ai senzatetto neomaggiorenni. Stiamo parlando di giovani fragili, che provengono da situazioni di grave marginalità e che Caritas, attraverso la sua cooperativa Il Samaritano, accoglie e accompagna in un pezzetto di vita verso l’autonomia.

A Corte Melegano abbiamo incontrato i ragazzi ospiti, abbiamo ascoltato alcune storie davvero toccanti e siamo stati insieme a loro. Poi gli educatori ci hanno dato la possibilità di svolgere un servizio in casa loro: c’è chi si è occupato del riordino della cucina, chi ha pulito bagni, chi ha sistemato stanze o chi ha lavato pavimenti. Infine, abbiamo cucinato tutti insieme e sfruttato appieno il forno per la pizza che la casa offre. È stato un appuntamento molto bello anche per i ragazzi ospiti di Corte Melegano che hanno potuto lavorare e mangiare insieme a noi, loro coetanei, e che non si sono sentiti gli invisibili che spesso la società vuole che siano. Ma è stato soprattutto un momento di dialogo, confronto e amicizia, indimenticabile per tutti.