Servizio Civile Universale

Sei un giovane tra i 18 e i 28 anni e stai pensando di metterti in gioco e vivere un’esperienza di servizio per un anno? Il Servizio Civile Universale è quello che fa per te!

Il Servizio Civile Universale (SCU) è un’esperienza di difesa della Patria con mezzi nonviolenti e non armati, rivolta ai giovani dai 18 ai 28 anni (e 364 giorni). Affonda le sue radici nell’obiezione di coscienza al servizio militare. La legge 64 del 2001 ha istituito il Servizio Civile Nazionale. Con il Dlgs. 6 marzo 2017, n. 40, coordinato con il Dlgs. 13 aprile 2018 n.43, il Servizio Civile, da nazionale è diventato Universale. Caritas Verona dal 2001 accoglie volontari in diversi servizi della diocesi di Verona.

Il Servizio Civile nasce per promuovere i valori della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione sociale e dei diritti umani. Rappresenta un’importante esperienza di cittadinanza attiva e un’occasione di crescita professionale, attraverso esperienze e azioni concrete.

Caritas Diocesana Veronese, realizza progetti con diverse organizzazioni partner che operano a contatto con realtà differenti: persone senza dimora, persone straniere richiedenti asilo politico, donne con minori, Empori della Solidarietà e interventi di animazione territoriale. Il Servizio Civile ti darà la possibilità di stare ogni giorno al fianco di chi ne ha più bisogno e di migliorare il mondo che ti circonda.

Non sarai mai solo: insieme agli operatori con cui lavorerai a stretto contatto ogni giorno, lo staff di YOUngCaritas Verona ti accompagnerà durante l’anno con formazioni grazie alle quali potrai acquisire anche competenze trasversali che ti serviranno nel futuro, come il problem solving, lavorare in un team, gestire le dinamiche di gruppo e il confronto.

Alla fine del tuo anno ne uscirai arricchito non solo tu, ma anche tutte le persone che avrai incrociato durante il tuo percorso.

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    Chiara

    Sono una ragazza di Verona come tante altre, con la differenza di sentirmi intrappolata se rimango troppo a lungo nella mia bella città. Ho 26 anni e sono laureata in Lingue per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale a Padova. Da sempre sono stata orientata verso il mondo del sociale, sia per un’inclinazione personale, sia per il mio lungo percorso all’interno dello scoutismo. A questo si è da subito aggiunta la mia voglia di conoscere il mondo e le diverse culture.

    Con il tempo ho deciso di voler trasformare questa mia inclinazione in qualcosa di più concreto, di farla diventare parte integrante della mia vita. È così che ho iniziato a guardarmi intorno e a cercare un modo per partire, non più solo per una breve esperienza ma per provare a mettermi concretamente alla prova nel lavoro sul campo. È questa la possibilità che dà il Servizio Civile internazionale: impegnare un anno della propria vita in progetti di cooperazione e mettersi in gioco per scoprire quale potrebbe essere la propria strada, perché un’esperienza così forte e totalizzante obbliga anche a riflettere su se stessi.

    Ho deciso candidarmi presso Caritas Italiana per un progetto in Guinea Conakry, un paese poco conosciuto dell’Africa Occidentale. Quello che mi ha colpito dell’approccio Caritas è il voler collaborare nei Paesi in via di sviluppo INSIEME alla gente, non PER la gente. La maggior parte dei progetti sono gestiti da uno staff completamente locale, con cui la Caritas Italiana tiene regolarmente i contatti.

    Sono stata inserita all’interno dell’OCPH (Organisation pour la Promotion Humaine), la Caritas della diocesi di N’Zérékoré, nel sud del Paese. Lo staff è tutto guineano, e poi c’eravamo io e Michele, il mio compagno di viaggio. Al nostro arrivo abbiamo visitato i tanti progetti dell’organizzazione che toccano le fasce più disagiate della popolazione: malati, donne vedove e abbandonate, carcerati… Il nostro ruolo è stato quello di seguire con loro i progetti e di lavorare insieme dando idee e il nostro contributo, per quanto possibile. È stato un lavoro non certo facile, che si è scontrato con le difficoltà concrete legate alla realtà del luogo e le differenze culturali che sono molto marcate.

    Intessere relazioni umane con la gente del luogo non è stato difficile. Mi sono sempre sentita bene accolta, anche se le differenze culturali erano tante e a volte mi sembrava di viaggiare su mondi davvero diversi e difficilmente comunicabili. Tuttavia, un piatto di riso in mezzo alla propria famiglia allargata è una proposta che mi è stata fatta molte volte e a cui non ho mai saputo rinunciare.

    Ai ragazzi che sono alla ricerca di un’esperienza “forte”, dico di buttarsi con entusiasmo e cercare di prendere il meglio dall’enorme possibilità che offre il Servizio Civile internazionale. Il confronto con il diverso ci aiuta a metterci in discussione, a conoscere meglio noi stessi e gli altri, a ragionare senza pregiudizi. Un’esperienza che sono sicura servirebbe a tutti vivere.

    Chiara

    Chiara Brunelli – casco bianco Servizio Civile Internazionale (anno 2014/2015)


    Remo

    Mi chiamo Remo, ho 26 anni e ho svolto il Servizio Civile Regionale all’Emporio della Solidarietà “Il Tione” di Villafranca di Verona.

    Ho deciso di iniziare questa esperienza per smuovermi. Ero in un periodo di inattività e immobilismo, seguito a un percorso di studi un po’ accidentato (un corso di Design in Accademia di Belle Arti abbandonato e un triennio alla Scuola Internazionale di Comics concluso da circa un anno) ma, nonostante un po’ di pigrizia di natura, c’era la voglia di mettermi in gioco.  

    Si può dire senza troppi giri di parole che ero un “tuttofare”. Mi sono messo a disposizione, nei limiti delle mie possibilità, in tutto ciò che concerne la vita dell’Emporio, dalla pulizia di frutta e verdura alla promozione di iniziative e laboratori, con un occhio di riguardo alle piccole necessità di creazione grafica (volantini, grafici informativi…). 

    Se mi chiedessero “Qual è l’episodio più significativo di questa esperienza?” racconterei questo: erano i miei primi giorni di servizio, e mi ritrovavo spesso e volentieri a spostare casse piene di frutta e verdura… però a mani nude, perché continuavo a dimenticarmi di portare in Emporio dei guanti da lavoro. Un volontario, forse volendo porre fine al triste spettacolo di questo disegnatore dalle mani delicate che si spellava alzando due cassette, mi prese in disparte un attimo e me ne regalò un paio. “Scrivici il tuo nome sopra, mi raccomando” mi disse. In qualche modo per me simboleggiano la generosità delle persone che ho incontrato durante tutto l’arco del mio servizio. 

    Ora che il Servizio Civile si è concluso oltre a quel paio di guanti porto con me una maggiore consapevolezza. Soprattutto delle realtà difficili che affrontano le persone che ci camminano a fianco, ogni giorno, senza che ce ne rendiamo conto… Ma anche delle persone che ogni giorno aggiungono il loro contributo al tentativo di rendere il mondo un pochino migliore, in modo altrettanto silenzioso e invisibile ai più. 

    Con questa esperienza volevo un bagno di umanità e volevo rendermi utile. Così è stato. A livello personale, che dire? Quel che all’inizio era un mondo nuovo, pian piano è diventato un’abitudine e una certezza. Persino io, che cronicamente sono un disastro nel ricordarmi anche pochi nomi, ho iniziato a ricordare a memoria quelli degli utenti scritti sull’elenco in accoglienza. Altro discorso rimane associare quei nomi ai volti (accidenti a voi, mascherine!), ma non sottilizziamo. Ora invece se ne va una certezza e si riapre l’ignoto. Saprò affrontarlo? Sicuramente le persone che ho incontrato mi sono state d’esempio, e mi stanno lasciando una certa carica. Vedrò di tenermi stretto tutto ciò nei miei passi futuri. 

    Il Servizio Civile credo sia un modo veramente utile, al di là di quelle che altrimenti, forse, rimarrebbero solo parole, per lasciare un’impronta concreta e visibile nel mondo che ci circonda. Allarga i propri orizzonti, spesso limitati dai binari della routine quotidiana e fa scoprire che forse l’ignoto, lo “scomodo”, il bisogno inascoltato, è a due passi da casa tua. 

    Remo 

    Remo Peretti – operatore volontario Servizio Civile Regionale (anno 2021/2022) 


    Volontariato Giovanile

    Hai mai pensato di dedicare una parte del tuo tempo libero agli altri? Hai mai desiderato metterti alla prova, imparando anche qualcosa di nuovo che contribuisce alla tua crescita personale?

    Hai mai pensato che il tuo contributo, anche se piccolo, può contribuire ad apportare un miglioramento nella vita delle altre persone?

    YOUngCaritas Verona offre un servizio di orientamento per i giovani under 18 che vogliono svolgere un’attività di volontariato nel proprio tempo libero, in coordinamento con le sedi della Cooperativa Sociale Il Samaritano Onlus, le associazioni e i gruppi caritativi presenti sul territorio diocesano.

    Oggi fare volontariato nella rete Caritas può voler dire tante cose molto diverse tra loro: questo è il luogo dove ti aiutiamo a scoprirle e a trovare l’attività migliore per te.

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      Università

      TIROCINI UNIVERSITARI

      Sei uno studente universitario e il tuo piano di studi prevede un tirocinio curriculare?

      Vuoi mettere in pratica le tue conoscenze e acquisire nuove competenze utili per il tuo futuro professionale?

      Caritas Diocesana Veronese propone alcuni ambiti di intervento per personalizzare e adeguare il tuo progetto formativo agli obiettivi previsti dal tuo percorso universitario. Avrai l’occasione di mettere in pratica le tue conoscenze e di accrescere le tue capacità. Questa esperienza potrà arricchire il tuo curriculum e la tua persona.

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        Scuole e gruppi

        Sei un insegnante o un animatore/educatore?

        I processi migratori e di impoverimento, la giustizia sociale, lo sviluppo sostenibile sono sfide importanti che senti l’esigenza di approfondire con i tuoi studenti o con il tuo gruppo di giovani?

        Qui trovi documenti educativi, offerte di workshop e visite scolastiche, nonché idee per progetti e campagne per rafforzare i giovani nel pensiero critico e per incoraggiarli ad attivarsi nel proprio contesto di vita.

        Inoltre se hai un tuo progetto che vorresti realizzare con una classe scolastica o un gruppo di giovani, saremo felici di supportarti nell’organizzazione e non vediamo l’ora di fare rete.

        Idee e azioni progettuali da immaginare assieme

        Hai bisogno del supporto YOUngCaritas nella progettazione e realizzazione di progetti didattici su povertà, migrazione e sviluppo sostenibile? Richiedi il nostro supporto.

        Visite scolastiche e laboratori

        Sei un insegnante o un animatore/educatore e vuoi invitare uno specialista di Caritas Verona nella tua classe o al tuo gruppo giovanile?

        Stai scrivendo una tesina scolastica o una ricerca di approfondimento tematico? Vorresti fare un'esperienza di servizio socialmente utile? Ti supportiamo noi. 

        Materiale per l'approfondimento

        Tutto il materiale informativo sui temi della povertà nel contesto italiano e veronese, delle migrazioni e dello sviluppo sostenibile in un colpo d'occhio.

        le nostre proposte

        #Whatishome

        Cosa significa la parola Patria. Difesa non armata e non violenta. Obiezione di coscienza. Servizio Civile.

        Costruire relazioni giuste

        Percorso esperienziale nel paradigma della Giustizia riparativa. Spazi di ri-motivazione e riparazione attraverso lavori socialmente utili.

        Una rete per le donne

        La rete di accoglienza a supporto delle donne a Verona. Pillole di approfondimento sulla qualità delle relazioni e l’affettività.

        Cibo per la mente

        Contrasto agli sprechi. Stili di vita sostenibili. Rete degli Empori della Solidarietà  veronesi. Adotta uno scaffale. Officina culturale.

        P.C.T.O.

        Aiutiamo studenti e docenti nella progettazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.

        Sulla soglia. Persone invisibili

        Fragilità, vulnerabilità ed esclusione sociale. Grave marginalità adulta. Approfondimento sui processi migratori.

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          Servizio Civile Regionale

          Il Servizio Civile Regionale è la possibilità, per le/i giovani dai 18 ai 28 anni (28 e 364 giorni), di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutte/i e di ciascuna/o, e quindi come valore della ricerca di pace. Chi sceglie il Servizio Civile Regionale, inoltre, ha la possibilità di arricchirsi professionalmente operando attivamente in un settore di proprio interesse, relazionandosi e cooperando con professioniste/i esperte/i e seguendo percorsi formativi mirati.

          Per sviluppare aspetti peculiari della realtà veneta e promuovere una più larga partecipazione alle attività di Servizio Civile, il 18 novembre 2005 la Regione Veneto si è dotata di una legge che istituisce e disciplina il Servizio Civile Regionale, complementare all’Universale finalizzato al raggiungimento di un triplice obiettivo:

            • Fornire alle giovani generazioni, che sceglieranno di prestare questo servizio, un’opportunità formativa unica nel suo genere;
            • Implementare quantità e qualità dei servizi resi ai cittadini e alle cittadine;
            • Alimentare e rafforzare la rete di strutture e organizzazioni di volontariato e del privato sociale presenti sul territorio veneto.

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